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SONNO, VEGLIA, RICORDO DI SE

 

Il primo passo per chiunque voglia svegliarsi, e' accorgersi che sta dormendo.

Per questo esistono degli esercizi basati sul Ricordo di Se', che altro non fanno se non porci innanzi all'evidenza che quando non ci 'Ricordiamo di Noi', stiamo dormendo.

Infatti per chi prova ad essere Presente a Se stesso per i prossimi 5 minuti, senza vagare con la mente, senza perdersi nelle emozioni, senza scattare con il fisico, si accorgerà che lo sforzo necessario per la riuscita di questo esercizio non passerà inosservato, e questi banali 5 minuti risulteranno ben più lunghi del previsto.
La priorità per una fase iniziale, è rendersi conto che se ci dobbiamo sforzare (tanto o poco che sia) per restare presenti a noi stessi, va da se che solitamente presenti a noi stessi non siamo.

 


Se uno stato di Presenza, di azione cosciente, è un fatto straordinario (extra-ordinario), chi compie le nostre azioni ordinarie, quotidiane?
Il relativo sgomento che può cogliere chi ha questa brillante presa di coscienza, è un buon motore per perseverare nel lavoro più antico che l'uomo abbia mai compiuto (no non è la prostituzione), ossia quello su di Sé, atto a risvegliare la propria Coscienza.

Sì, di vero e proprio Risveglio si può e si deve parlare: la vita ordinaria è tranquillamente paragonabile ad un sonno perpetrato in posizione verticale, in cui veniamo costantemente vissuti dai nostri pensieri, dalle nostre emozioni, dal nostro fisico, re-agendo meccanicamente agli stimoli esterni.
Al di la di una diversa occupazione degli spazi, non c'è una sostanziale differenza tra la comune quotidianità e il mondo onirico: viviamo in fantasie artificiose, impressioni astratte, fagocitati dai ricordi/rimpianti del passato e dalle speranze/paure del futuro.
L'unico tempo reale che possiamo vivere, l'Adesso, il Presente, non lo viviamo perché con mente ed emozioni siamo impegnati in un continuo naufragio tra ieri e domani, divorati dal (forse) mitologico titano Cronos.

Nessuna dottrina, politca o religiosa, nessuna condizione sociale, nessun supereroe moderno o mitico può correre in nostro aiuto, spezzando i fili che ci costringono a una (non)esistenza da burattini, solo noi con la ferma volontà di risvegliare la nostra Coscienza, possiamo mutare la nostra condizione di automi-da-consumo, in esseri umani completi e senzienti, padroni del proprio destino.

Come fare? Beh semplice, si comincia con dei semplici esercizi di Presenza, ossia tratta di essere presenti qui-e-ora almeno in corrispondenza di determinate occasioni che vengono stabilite a priori. Un uomo Risvegliato è un uomo che si ricorda di sé sempre, è un uomo che è sempre presente qui-e-ora per ventiquattro ore al giorno… anche nel sonno.
Inizialmente si prendono delle azioni quotidiane, comuni, banali, come lavarsi i denti, vestirsi/svestirsi, fare la doccia, mangiare,.. e ci si sforza di stare presenti durante lo svolgersi di queste azioni.
Si tratta di fermare il rumore mentale, il “dialogo interno” della mente, tutte le volte che ci ricordiamo. Dobbiamo concentrarci su quello che stiamo facendo rimanendo coscienti di noi, senza vagare con il pensiero. Non dobbiamo lasciare che il corpo fisico esegua il lavoro da solo meccanicamente, dobbiamo accompagnare la sua attività con la nostra presenza qui-e-ora.
Attenzione, il corpo fisico sa lavare benissimo i piatti anche se intanto la mente pensa all’ultimo film che ha visto, ma lo scopo dell’esercizio è che TUTTO L’ESSERE lavi i piatti, non solo un corpo; dobbiamo rimanere pienamente coscienti di ciò che facciamo come se il corpo senza il nostro aiuto cosciente non potesse farlo. Mentre il corpo lava i piatti la mente deve essere lì con lui, e non vagare per associazioni di pensiero come è abituata a fare.
Noteremo presto che questi esercizi sono quindi un continuo andare e venire da uno stato di presenza a uno di assenza. Una continua lotta per rimanere desti.
Nei primi tempi sarebbe bene non mischiare i differenti esercizi: è meglio concentrarsi per un’intera settimana su un unico esercizio e poi cambiare.

Infine giusto sapere che è perfettamente normale dimenticarsi di svolgere l’esercizio in questione, oppure di riscontrare parecchie difficoltà, l’importante è non demordere, perché lo sforzo richiesto per restare Presenti, genera l’attrito necessario che “Accende il Fuoco”. 

 

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